Sei interessato ai nostri servizi di consulenza?

1 Clicca nella sezione contatti
2 Compila il form
3 Ti ricontattiamo

Se hai bisogno urgente del nostro intervento puoi contattarci al numero 370 148 9430

RENOR & Partners

I nostri orari
Lun-Ven 9:00AM - 18:PM

Velocità e qualità nei progetti

by Simone Renzi / Maggio 15, 2025
Post Image

This post is also available in: English (Inglese)

Il segreto: trovare il giusto compromesso


Pur tra frequenti contrasti e punti di vista estremamente diversi che culminarono in una rottura definitiva, il mio ex datore di lavoro, un giorno, mi lasciò in eredità un pensiero tanto semplice quanto prezioso, che ancora oggi custodisco con gratitudine.

“Simone, tu sei un giovane brillante e preparato. Realizzi prodotti di grande qualità. Tuttavia, nel mondo del business non conta solo la qualità; la rapidità è altrettanto importante, se non più decisiva”.

Quando lavori come dipendente e ti confronti con la proprietà su questi temi, la prima reazione è fermarsi a riflettere: «D’accordo, ma se devo sfornare un software in fretta, finirà per perdere colpi da ogni parte!». Col passare del tempo, però, ho capito non soltanto che il mio ex datore di lavoro aveva ragione, ma anche che la prospettiva va completamente ribaltata: la velocità non richiede di sacrificare la qualità, bensì di alleggerire il progetto. Occorre liberarlo dal superfluo e concentrarsi su un MVP (Minimum Viable Product) che racchiuda esclusivamente le funzionalità davvero essenziali per poterlo esporre sulla piazza. Poi si avrà sempre il tempo di integrare altre funzioni e rifinirlo.

Nonostante avessi capito il concetto, l’ho fatto veramente mio, l’ho interiorizzato, solo quando sono diventato imprenditore. Lì ho compreso pienamente il senso del messaggio.

Troppe idee? Bisogna selezionare!

Ogni giorno la mia mente è attraversata da un fiume di idee per prodotti innovativi; per non lasciarmene sfuggire nemmeno una, le registro immediatamente nell’app Note dell’iPhone, ormai colma fino all’orlo di spunti e intuizioni, alcune delle quali, non lo nascondo, totalmente becere. Senza però disporre di una software house da mille sviluppatori, è irrealistico pensare di concretizzarle tutte. Per questo mi chiudo con un paio di amici fidati e, carta alla mano, passiamo in rassegna ogni proposta, decidendo su quale valga davvero la pena investire tempo ed energie.

Alla fine, dopo ore di valutazione, dopo aver fantasticato su tutte le funzionalità possibili da integrare su ognuna di quelle idee, finalmente se ne sceglie una. Si sceglie quella che è ragionevolmente il miglior compromesso tra: ciò che si pensa possa fare maggior breccia sul mercato, semplicità di pubblicizzazione, ovvero quanto sarà capace di attirare folle di persone con il minimo investimento, grado di innovazione e costi di realizzazione più bassi.

Scelta l’idea da realizzare il passo successivo è fare un brain storming ed è in questa fase che l’idea prende veramente forma perché mentre si scrivono le idee su come dovrà essere il prodotto finito, escono sempre altre idee, pensieri e informazioni che si possono riversare nel progetto. A me aiuta molto anche raccontare la mia idea a qualcuno. In quella fase, fissi nella testa le idee del progetto e fluiscono altre idee che vanno ad integrarlo ulteriormente.

Alla fine si cerca di raffinare e vedere quali siano le funzionalità senza le quali è impossibile procedere con la messa in produzione. Quello sarà il nostro MVP!

Attenzione a non fraintendere velocità con approssimazione. Non bisogna creare un progetto approssimativo, ciò che uscirà deve essere di qualità, dobbiamo solamente sacrificare quelle integrazioni che potrebbero essere semplicemente integrate in un secondo momento.

Per il resto va seguito sempre l’iter che prevede: brainstorming, UML, documentazione, implementazione, test.


Qui sotto un esempio di una mappa delle idee raffinata per un progetto chiamato BadJoe. Un sistema SaaS per il rilevamento delle presenze dei dipendenti.

Mappa delle idee di Bad Joe

Da questa mappa delle idee il passo successivo è creare il diagramma UML delle Classi e sulla base di questo diventerà molto semplice implementare il codice del progetto. Basterà infatti seguire le indicazioni dell’UML per scrivere metodi e classi del progetto.

Diagramma UML delle classi e metodi del progetto BadJoe

In questo semplice schema vengono riportate le classi e i metodi di ciascuna classe.
Per ognuno di questi metodi viene poi scritto un diagramma funzionale come segue.

Qui è chiaramente visibile lo scambio di informazioni tra client, server e database per la registrazione di un evento (Check-In/Check-Out, Inizio Pausa, Fine Pausa).

Fatto questo si procede a redigere la documentazione, si implementa e si testa.

Questo metodo consente di realizzare un progetto rapido da integrare e meticolosamente documentato: anche a distanza di mesi, o anni, sarà immediato individuare il punto esatto su cui intervenire per correggere un bug o introdurre nuove funzionalità.

Nel mondo del business la velocità è cruciale, perché il tempo equivale direttamente a denaro. Più presto un imprenditore vede completato il lavoro per cui ha investito in risorse umane, meno capitale immobilizza e prima può iniziare a commercializzare il prodotto. In altre parole: minimo effort, massimo rendimento.

Simone Renzi
Seguimi

Scegli un'area

CONTATTACI

Ti risponderemo entro 24 ore

TORNA SU